Nasce l’orange-wine della Casa Vinicola Ferracane: il vino della memoria che guarda al passato contadino di una Sicilia d’altri tempi con gli occhi del presente!
Si chiama semplicemente…anzi “naturalmente”…“Macerato Catarratto”, è il nuovo nato in Casa Vinicola Ferracane e rappresenta la nuova sfida del vignaiolo di contrada Bosco!
Dopo il Guanciabianca e l’Elisir, Fabio Ferracane propone un’altra versione di un vino proveniente dallo stesso vitigno autoctono dalle enormi potenzialità. “Il vino Catarratto prodotto in purezza a volte viene sottovalutato – spiega Fabio – o comunque poco valutato. Il Catarratto, invece, è da sempre un vitigno che ha una struttura molto importante, dalle mille sfaccettature con qualità che già i nostri nonni in passato avevano compreso, non a caso la produzione contadina di un tempo a Marsala era costituita per buona parte da uve Catarratto e lo stesso vino che bevevano i contadini marsalesi di un tempo era per buona parte Catarratto. ”Questa riflessione ha portato Fabio a continuare sulla strada già intrapresa con il Guanciabianca e l’Elisir per produrre un Catarratto sempre in purezza ma con una novità in più: – “Questa volta ho voluto proporre un vino del tutto particolare che ci riporta indietro nel tempo, alla memoria dei contadini marsalesi, dei nostri nonni, a come facevano il vino loro. O quasi. Non si tratta infatti di un vino ossidato ma di un “orange wine” con ben 17 giorni di macerazione sulle bucce con lieviti indigeni (autoctoni dell’uva) e con appena 12 mg/l di solforosa totale, esclusivamente quella che si viene a produrre in modo del tutto naturale durante la fermentazione.”
A Marsala lo chiamano anche “vino del contadino”. Il vignaiolo di Contrada Bosco parte da questa idea, dal vino che faceva suo nonno prodotto in una versione più evoluta. Coniugando innovazione e tradizione, ricordando quel vino, Fabio Ferracane impiega le proprie competenze enologiche del presente per farci fare un tuffo nel passato. “Tutti gli orange-wine richiedono molto lavoro manuale e molta cura del vigneto al fine di ottenere uve sanissime, condizione indispensabile per poter produrre vini naturali. Le uve del Macerato Catarratto– precisa Fabio – provengono dai vigneti di contrada Bellusa e quest’anno sono state vendemmiate nella terza decade di Agosto. Segue la fermentazione naturale e in assenza di lieviti selezionati. La macerazione prolungata sulle bucce consente l’estrazione dei tannini dagli acini di Catarratto ottenendo un vino dai tannini pronunciati con un estratto secco elevato che può degnamente accompagnare anche pietanze a base di carne e che può essere servito alla temperatura di 16°/18° come avviene per i vini rossi.”
Ancora una volta è la filosofia aziendale del “lento coltivare” che ispira Fabio Ferracane nella produzione delle uve che danno vita a questo nuovo tipo di vino. Ancora una volta passione, semplicità e tradizione unite al desiderio di valorizzare e far esprimere un vitigno antico, fanno di “Macerato-Catarratto” un vino della memoria che racconta l’antico e intenso rapporto tra il vignaiolo e la sua terra, un vino “nuovo” e al tempo stesso antico che guarda al passato contadino di una Sicilia d’altri tempi con gli occhi del presente!
Marcello Scarpitta
Ufficio Stampa
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